Tre documenti ottenuti dalla Bbc Persian attraverso una fonte delle forze di sicurezza mostrano che subito dopo l’inizio delle proteste a metà del settembre 2022, le autorità iraniane hanno formato una commissione segreta per punire le celebrità che sostenevano la mobilitazione contro il regime. In una lettera datata 22 settembre, appena sei giorni dopo l’inizio delle proteste, la commissione ha mandato al ministero dell’economia una lista di 141 personalità chiedendo di agire contro di loro. Ne fanno parte la leggenda del calcio Ali Daei e l’attrice Taraneh Alidoosti, oltre ad artisti, sportivi e influencer che negli ultimi sette mesi sono stati sottoposti a sanzioni economiche, divieti di espatrio e detenzioni. Il 25 aprile l’ong Human rights watch ha pubblicato un rapporto in cui accusa le forze di sicurezza iraniane di aver “ucciso, torturato, aggredito sessualmente e fatto scomparire dei bambini” nella repressione delle proteste. Tra il settembre 2022 e il febbraio 2023 sono stati documentati abusi contro undici minori.
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Questo articolo è uscito sul numero 1509 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati