Viviamo in un tempo in cui gli artisti sono incoraggiati a fare subito un esordio esplosivo e a mostrarsi già solidi, solo per penetrare il mercato dello streaming. Con migliaia di nuovi brani pubblicati ogni giorno, devi farti notare. Ricavarsi del tempo e dello spazio per crescere ed evolversi è diventato difficile. Così, quando ci si imbatte in una band che ha saputo andare controcorrente, si resta colpiti. E qui incontriamo i Water From Your Eyes, un duo indie electro di Brooklyn che ha debuttato nel 2017 con risultati modesti ma nel tempo ha lavorato per trovare una sua identità. Il loro suono sperimentale nel nuovo disco Everyone’s crushed esprime finalmente le sue potenzialità. I ronzii sovraccarichi e le chitarre distorte interrotte da rumori digitali fanno pensare certamente agli ultimi lavori dei Low, ma evocano anche i Sonic Youth. Il riferimento principale però è l’avanguardia synth pop di metà anni ottanta, come gli Art of Noise, a cui la band si avvicina con una lente deformante. Una scelta che crea effetti stonati e inquietanti, lasciandoci con la sensazione che i musicisti stiano per perdere il controllo di tutto. I testi accompagnano questo stile in maniera più diretta e meno astratta che in passato. I Water From Your Eyes ci hanno messo sei anni a diventare veramente originali e a compiere un viaggio che valeva la pena di fare. C’è una lezione da imparare dal loro percorso.
Alexis Petridis, The Guardian

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Questo articolo è uscito sul numero 1514 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati