Uno dei più popolari attori mongoli debutta alla regia e interpreta Tulga, un mite chef di Ulan Bator, che si trova di fronte a un dilemma. Tulga è costretto a tornare nelle campagne dov’è cresciuto per occuparsi dei terreni della sua famiglia. Lì incontra un vivace bambino di dieci anni di cui si prendono cura i nonni, in cui Tulga si riconosce molto. In sostanza il film è la storia del loro incontro, una storia semplice e tenera, emozionante ma mai stucchevole. Grazie alla sua esperienza Baljinnyamyn Amarsaikhan ottiene un’ottima recitazione naturale, anche dagli attori meno esperti.
Amarsanaa Battulga, ScreenAnarchy

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Questo articolo è uscito sul numero 1530 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati