I portieri di calcio vedono il mondo in modo diverso rispetto agli altri giocatori. Secondo una ricerca condotta in Irlanda, che ha coinvolto sessanta soggetti tra calciatori dilettanti, professionisti e persone senza alcuna esperienza calcistica, la finestra temporale per integrare e distinguere segnali provenienti dai diversi sensi, nota come temporal binding window, è più stretta nei portieri. Significa che riescono a combinare più rapidamente le informazioni provenienti da stimoli sensoriali diversi. Inoltre hanno una maggiore capacità di distinguere i segnali sonori da quelli visivi. A differenza dei calciatori che giocano in altri ruoli, spiegano gli scienziati su Current Biology, i portieri devono prendere decisioni in un tempo molto breve basandosi su informazioni sensoriali limitate o incomplete. Non è ancora chiaro se queste differenze dipendano dall’allenamento o da un’abilità innata che spinge i giovani giocatori a diventare portieri.
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Questo articolo è uscito sul numero 1534 di Internazionale, a pagina 103. Compra questo numero | Abbonati