Il maestro giardiniere segna la conclusione della trilogia di Paul Schrader su uomini in cerca di redenzione nell’America moderna. Dopo il pastore di First reformed e il torturatore di _Il collezionista di c__arte_, stavolta abbiamo a che fare con Narvel (Joel Edgerton), un orticoltore solitario e rigoroso che si prende cura dei giardini di una splendida tenuta di New Orleans di proprietà di Norma Haverhill (Sigourney Weaver), che con l’uomo ha un rapporto stretto e costante.
La squadra di giardinieri guidata da Narvel si sta preparando per un evento di beneficenza quando Norma gli affida anche le cure della nipote problematica Maya (Quintessa Swindell). La relazione tra i due sboccia, ma crescono anche i problemi. Attraverso dei flashback vengono alla luce i violenti segreti di Narvel e anche Maya dovrà fare i conti con il suo passato. In mani meno esperte l’intreccio tra tossicodipendenza, violenza, ricchezza, povertà e complessi rapporti interpersonali finirebbero per scadere nel melodrammatico. Ma bisogna aver fede in Schrader: come sanno tutti i giardinieri, la pazienza porterà a una ricompensa.
Lou Thomas, Empire
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Questo articolo è uscito sul numero 1544 di Internazionale, a pagina 74. Compra questo numero | Abbonati