Kathleen Wilson di Minneapolis, negli Stati Uniti, ha fatto causa al suo dentista. Secondo la donna il dottor Kevin Molldrem le ha fatto otto capsule, quattro devitalizzazioni e venti otturazioni in una sola visita. Per riuscirci, continua l’accusa, le ha iniettato un’anestesia troppo forte e ha falsificato la cartella clinica per nascondere il dosaggio usato. Secondo il dottor Avrum Goldstein, esperto di odontoiatria, Wilson aveva problemi a tutti i denti, ma “avrebbe avuto bisogno di una cura lenta, ponderata, attenta e misurata. Cercare di riempirle ogni buco di ogni dente in una sola visita non è solo l’antitesi di quanto raccomandato, ma riuscirci in modo efficace o costruttivo non è umanamente possibile”. La causa sostiene che Wilson ha subìto “lesioni significative” e chiede almeno cinquantamila dollari (circa 46mila euro) di danni.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1548 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati