Presto il Portogallo dovrebbe firmare un accordo per la posa di un nuovo cavo sottomarino in fibra ottica, che si estenderà per 3.700 chilometri sul fondale dell’oceano Atlantico fino alle Azzorre. Il cavo sarà dotato di sensori per registrare i movimenti della Terra e migliorare i sistemi di allerta sismica. Le Azzorre si trovano alla congiunzione di tre placche, la nordamericana, l’africana e l’euroasiatica. Gli eventi sismici in quest’area possono avere effetti catastrofici in Portogallo, come dimostra il terremoto del 1755. La posa dei cavi “intelligenti” è stata a lungo auspicata dai ricercatori: i sensori potrebbero permettere di misurare il movimento del fondo marino, la pressione dell’acqua e la temperatura, e i dati potrebbero essere usati per studiare il cambiamento climatico e altri fenomeni. L’uso di queste tecnologie si sta diffondendo. Un cavo sperimentale è già stato posato a est della Sicilia per monitorare l’Etna. Un accordo tra Nuova Caledonia e Vanuatu per la posa di un cavo è già stato firmato, mentre sono allo studio collegamenti tra Antartide e Nuova Zelanda e tra Europa e Giappone attraverso l’Artico. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1555 di Internazionale, a pagina 105. Compra questo numero | Abbonati