In Tom Lake, il nono romanzo di Patchett, una compagnia teatrale estiva vive nelle zone rurali del Michigan come una sorta di famiglia incestuosa. Condividono alloggio, pasti e letti; la loro comunità è piena di momenti d’intimità intensi e fugaci. Mentre la compagnia mette in scena una produzione di La piccola città di Thornton Wilder, l’attrice scelta per il ruolo di Emily, l’ingenua giovanetta della commedia, se ne va e una ragazza di nome Lara arriva per prenderne la parte. Lara non ha studiato teatro ma ha una straordinaria capacità d’interpretare il ruolo. Tom Lake è una fiaba ed è transitoria come qualsiasi idillio; quel momento magico scivola tra le dita di Lara che sa che “nessuno può continuare a interpretare Emily per sempre” e sembra soffrire in anticipo. Il sipario calerà prima di quanto lei possa aspettarsi. Nell’estate del 2020 Lara, che ha ormai 57 anni, racconta alle figlie ventenni la sua brevissima avventura estiva come attrice. Katy Waldman,The New Yorker

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Questo articolo è uscito sul numero 1561 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati