“Nell’occhio del ciclone”, titola il quotidiano The Standard commentando i disastri causati dalle inondazioni in Kenya. “Il presidente William Ruto ha promesso risarcimenti ai keniani colpiti delle alluvioni. Anche se il denaro allevierà le difficoltà delle famiglie colpite, le perdite sono troppe alte da sopportare”. Da marzo il maltempo ha causato 238 morti, ha reso noto il 7 maggio un portavoce del governo. Altre 75 persone sono disperse. Più di 200mila hanno subìto i danni causati dalle piogge torrenziali e, tra loro, 62mila hanno dovuto trasferirsi in campi per sfollati. È stata inoltre ordinata l’evacuazione e la distruzione delle abitazioni nelle aree a rischio. Ruto, scrive The Continent, dà la colpa al riscaldamento globale, ma molti keniani sono convinti che le autorità non abbiano fatto il loro dovere. L’organizzazione professionale Institution of surveyors of Kenya denuncia la frequente trasgressione delle norme urbanistiche e la distruzione di aree naturali come le paludi. Inoltre, ricorda il giornale, il governo di Nairobi non aveva un piano per le emergenze. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1562 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati