Secondo una rivelazione pubblicata il 16 maggio dal Washington Post, un gruppo di miliardari avrebbe fatto pressione sul sindaco di New York, Eric Adams, per convincerlo a chiamare la polizia per reprimere le proteste contro Israele scoppiate alla Columbia university a metà aprile. Le pressioni sarebbero arrivate da imprenditori e banchieri che dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 e l’inizio della guerra israeliana nella Striscia di Gaza hanno cercato di condizionare l’opinione pubblica sulla crisi in Medio Oriente. La città ha risposto dicendo che le accuse del Washington Post attingono a vecchi stereotipi sugli ebrei e sono quindi dettate dall’antisemitismo. Le autorità hanno aggiunto che la polizia è intervenuta nel campus della Columbia solo dopo la richiesta scritta degli amministratori dell’ateneo. Un’altra inchiesta del sito The Intercept rivela che negli ultimi mesi alcuni docenti di università statunitensi che hanno espresso solidarietà alla causa palestinese o hanno criticato Israele sono stati sospesi o licenziati. “ Mohamed Abdou, professore invitato alla Columbia, ha perso l’incarico per un post pubblicato su Facebook in cui parlava di resistenza palestinese. Secondo Abdou, la situazione attuale è frutto del clima di islamofobia, di razzismo contro arabi e musulmani che c’è nelle università”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1564 di Internazionale, a pagina 29. Compra questo numero | Abbonati