Il 12 giugno la Commissione europea ha annunciato che dal 4 luglio i dazi sulle importazioni di auto elettriche fabbricate in Cina passeranno dal 10 a un massimo del 48 per cento, scrive il Financial Times. La misura potrebbe produrre entrate per due miliardi di euro all’anno, ma allo stesso tempo scatenare una guerra commerciale con Pechino, come teme la Germania, contraria alla decisione insieme alla Svezia e all’Ungheria. A Bruxelles ha prevalso chi sostiene che i produttori cinesi beneficiano di sussidi penalizzanti per i concorrenti europei. Gli stati dell’Unione devono pronunciarsi sull’aumento entro il 2 novembre 2024. Se approvato, varrà cinque anni.

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Questo articolo è uscito sul numero 1567 di Internazionale, a pagina 122. Compra questo numero | Abbonati