In Etiopia, nello stato federale dell’Amhara, il 2 e il 5 giugno sono stati uccisi due funzionari locali di alto livello. Le autorità hanno puntato il dito contro “entità estremiste”. L’espressione, spiega l’Afp, è spesso usata per indicare i combattenti delle milizie nazionaliste amhara dette Fano, che dopo aver combattuto a fianco del governo di Addis Abeba durante la guerra nel Tigrai (2020-2022), al momento del disarmo si sono ribellati . Nonostante la repressione e il ricorso ai bombardamenti con i droni, le forze governative non sono ancora riuscite a sconfiggerli. Invece, nota il giornale etiope The Reporter, l’uso dei droni è costato la vita a decine di civili: “Da quando Abiy Ahmed è andato al potere nel 2018, centinaia di migliaia di persone sono morte nel conflitto, nelle rivolte e negli attacchi che hanno interessato quasi tutto il territorio”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1567 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati