Ispirato al libro reportage di Danny Lyon, il film, molto ben diretto da Jeff Nichols, segue le vicende della gang (inventata) dei Vandals mentre bevono, litigano e sgommano nella Chicago degli anni sessanta. Un giornalista (Mike Faist) documenta la storia al cui centro ci sono Benny (Austin Butler) e le sue relazioni con la compagna Kathy (Jodie Comer) e la figura vagamente paterna di Johnny (Tom Hardy) in conflitto tra loro. L’amore per Austin di Kathy (che è la narratrice secondaria del film) è in ostinato contrasto con le priorità dei Vandals, che vanno dall’ozio alla violenza. La presenza di personaggi secondari (come quello interpretato da Michael Shannon) è soffocata dalla lotta centrale tra Kathy e Johnny, che da sola non ha la forza di mandare avanti il film. In definitiva The bikeriders è più un dramma a combustione lenta che un thriller avvincente. È girato magnificamente da Nichols, ma risulta un po’ troppo superficiale.
Beth Webb, Empire
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Questo articolo è uscito sul numero 1568 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati