Il killer professionista John Knox scopre di essere affetto da una forma di demenza piuttosto aggressiva. Un incarico andato storto è un’ulteriore spinta ad accelerare il piano pensionistico. E naturalmente il figlio con cui non aveva più rapporti sceglie proprio questo momento per implorare il suo aiuto e risolvere un’altra emergenza. Il piacere di La memoria dell’assassino è proprio nella tensione tra il crollo delle facoltà mentali di Knox e la meticolosità del suo piano che potrebbe risolvere ogni cosa. Un thriller sobrio che risolve i suoi pericolosi azzardi con intelligenza.
Jeannette Catsoulis, The New York Times

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Questo articolo è uscito sul numero 1570 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati