Nell’adattamento di Dark manual, romanzo dell’irlandese Colin O’Sullivan trapiantato in Giappone, Rashida Jones interpreta Suzie, un’expat che vive a Kyoto, rimasta sola dopo aver perso marito e figlio in un incidente aereo. Unico conforto un robot domestico, Sunny, che le viede donato dall’azienda supertecnologica per cui lavorava il marito. Insieme a questo robottino molto disneyano, Suzie cercherà di scoprire i segreti che il coniuge le aveva tenuto nascosti. La serie è fantascientifica, anche se incrocia diversi generi, e la presenza di Jones è una garanzia di ironia e umanità.
London Evening Standard

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Questo articolo è uscito sul numero 1571 di Internazionale, a pagina 76. Compra questo numero | Abbonati