La & che separa i nomi del titolo dice molto: inseparabili amanti di una tragedia senegalese, ma forse anche mostro a due teste. Per il suo film d’esordio Ramata-Toulaye Sy mette in scena la fusione tra due innamorati, fusione ingenua e tenera in qualcosa d’inafferrabile, anche se si capisce subito che l’esito sarà fatale. Alla fine ci sarà una separazione imposta da chi nel villaggio vorrebbe rendere schiava la giovane Banel, che sogna di essere libera. Quello di Banel, interpretata da Khady Mane, è un personaggio bello e combattivo. Èpiù un’idealista che una romantica, e il film la osserva molto da vicino, cogliendo anche, verso la fine, la diffidenza, la paranoia che s’impossessa di lei. A volte la messa in scena è un po’ ingombrante, ma non ci dimenticheremo facilmente di Banel né di Ramata Sy.
Marilou Duponchel, Les Inrockuptibles
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Questo articolo è uscito sul numero 1572 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati