Da quando Pechino ha ripreso il controllo di Hong Kong, le infrastrutture finanziarie e commerciali della città sono state usate per aggirare le sanzioni e facilitare il trasferimento di denaro e tecnologie a Russia, Iran e Corea del Nord, con il tacito accordo del governo locale, scrive Asia Times. Lo rivela un rapporto della fondazione Committee for freedom in Hong Kong, con sede a New York. Secondo il documento le esportazioni da Hong Kong verso la Russia, calate dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022, sono raddoppiate e stanno sostenendo lo sforzo bellico di Mosca.
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Questo articolo è uscito sul numero 1573 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati