Il 3 settembre il presidente russo Vladimir Putin ha visitato la Mongolia, uno dei paesi firmatari dello statuto di Roma che ha istituito la Corte penale internazionale (Cpi), e ha incontrato il suo capo di stato, Ukhnaagiin Khürelsükh (nella foto) . Ulan Bator tuttavia non ha eseguito il mandato d’arresto emesso dalla Cpi nel marzo 2023 nei confronti di Putin. Un portavoce del governo ha dichiarato a Politico che il paese si trova in una posizione di dipendenza energetica da Mosca, da cui importa il 95 per cento del petrolio e il 20 per cento dell’elettricità.
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Questo articolo è uscito sul numero 1579 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati