Queer è finora l’opera più pura e struggente di Luca Guadagnino. Daniel Craig interpreta William Lee, uno scrittore statunitense omosessuale di mezza età, che si è trasferito in Messico per realizzarsi sessualmente. Il romanzo autobiografico incompiuto di William S. Burroughs, da cui è tratta la sceneggiatura di Justin Kuritzkes, oggi può sembrare esplicito e goffo. L’interpretazione di Guadagnino è invece lussureggiante e allusiva, riempie l’anima. Non lesina provocazioni ma è anche un film sulla solitudine maschile.
Robbie Collin, The Daily Telegraph
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Questo articolo è uscito sul numero 1580 di Internazionale, a pagina 83. Compra questo numero | Abbonati