Yael van der Wouden è nata nel 1987 in Israele, vive nei Paesi Bassi e ha scritto il suo romanzo di debutto, The safe­keep, in inglese. Da subito diverse case editrici in giro per il mondo si sono contese il manoscritto. E adesso è arrivata la selezione tra le sei opere finaliste del prestigioso Booker prize. All’inizio degli anni sessanta, Isabel è una donna nubile che vive nella casa di famiglia a Zwolle, nella regione di Amsterdam, di cui rimarrà custode finché il fratello maggiore, Louis, si sposerà. È una donna sola, priva di senso dell’umorismo, ossessionata dalla cura della casa. Louis deve partire e insiste perché la sua fidanzata Eva resti in casa con Isabel fino al suo ritorno. Le due donne sembrano il giorno e la notte, ma si sa, spesso gli opposti si attraggono. Almeno per il suo linguaggio, The safekeep sembra un romanzo classico. A renderlo speciale è soprattutto la forte carica erotica oltre all’irruzione nella storia dei segreti di famglia legati all’occupazione nazista e al destino degli ebrei olandesi. Di certo toccherà e affascinerà lettori in tutto il mondo. De Volkskrant

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Questo articolo è uscito sul numero 1581 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati