I momenti macabri sono il sale dei film horror, ma c’è un limite a tutto. Una madre (Halle Berry) e i suoi due figli (Anthony B. Jenkins e Percy Daggs IV) abitano in una baita in una radura circondata da una foresta, intricata e buia. Quando escono di casa in cerca di cibo, madre e figli devono legarsi con delle spesse corde: secondo la donna in quei boschi c’è il Male e il rischio è di farsi infettare e riportarlo anche dentro casa. Il film gioca a nascondino con il suo concetto centrale: il “male” è reale o è la mamma a essere fuori di testa? All’inizio Never let go dispensa qualche spavento improvviso e qualche colpo di scena insensato. Dopo che uno dei ragazzi fa qualcosa di incredibilmente stupido (al netto del fatto che si tratti di un bambino), per lo spettatore diventa impossibile continuare a empatizzare con loro.
Glenn Kenny, The New York Times

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1582 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati