A due anni dall’omicidio in diretta tv del presentatore Murray Franklin, Arthur Fleck è rinchiuso nell’Arkham asylum di Gotham city, in attesa dell’udienza che determinerà se è capace d’intendere e di volere e quindi se può affrontare un processo. Il suo avvocato cerca di dimostrare che non è stato Arthur ha commettere il crimine ma un’altra personalità che si fa chiamare Joker. Ma perfino Arthur non sa cosa pensare. Quello che sa è che nell’Arkham c’è una detenuta, Lee Quinzel innamorata di Joker alla follia. Arthur è improvvisamente ridestato dalla possibilità che qualcuno lo ami, anche se non per quello che è veramente. Joaquin Phoe-nix è incredibilmente talentuoso e aggiunge intuizioni al personaggio di cui lo stesso Arthur non sembrava finora consapevole. È affiancato da Lady Gaga in un’interpretazione dirompente e completamente inedita di Harley Quinn. La cosa più impressionante di Joker: folie à deux è il modo in cui Phillips sminuisce volontariamente il suo blockbuster da un miliardo di dollari. A differenza dell’originale, che trova un eroismo perverso nei fallimenti di Arthur Fleck, Folie à deux insiste su quanto il protagonista sia patetico e su quanto lo sia sempre stato. È un film triste, pensieroso e straordinariamente insolito capace di usare la teatralità dei musical cinematografici per minare le ambizioni del suo eroe invece di esaltarle.
William Bibbiani, The Wrap
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Questo articolo è uscito sul numero 1583 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati