I cittadini cinesi hanno portato fuori del paese miliardi di dollari per proteggere il loro patrimonio dai danni del crollo immobiliare e in generale dalle incertezze dell’economia nazionale. Tutto avviene in modo illegale, spiega il Wall Street Journal, visto che Pechino ha imposto controlli molto stretti ai movimenti dei capitali: è possibile cambiare in valuta straniera fino a cinquantamila dollari all’anno. Secondo gli analisti del quotidiano finanziario statunitense, tra il giugno del 2023 e il giugno di quest’anno sono usciti dalla Cina 254 miliardi di dollari, una somma nettamente più alta di quella registrata dieci anni fa, quando una fuga simile aveva fatto temere l’esplosione di una crisi finanziaria.
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Questo articolo è uscito sul numero 1586 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati