L’intelligenza artificiale (ia) sta suscitando interesse in molti settori della medicina, compresa la salute mentale. I “terapeuti robot”, per esempio, sembrano in grado di tenere conversazioni e fornire un supporto psicologico. Inoltre spesso sono gratuiti e sempre disponibili. Alcuni utenti sostengono di essere più a proprio agio con un chatbot che con un vero psicologo. Lo psichiatra Stéphane Mouchabac, intervistato da Le Figaro, è convinto che in futuro questi strumenti saranno complementari alle psicoterapie e potranno aiutare il paziente quando non può rivolgersi a un professionista, ma non sostituiranno il rapporto umano, che è basato sulla soggettività e sulle emozioni. ◆
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1587 di Internazionale, a pagina 100. Compra questo numero | Abbonati