Un giudice della British Columbia, in Canada, ha bloccato il suicidio assistito richiesto da una donna di Vancouver. Il tribunale ha dato ragione al partner della paziente, secondo cui il medico aveva approvato la procedura anche se il caso non rispettava i requisiti previsti dalla legge. “In Canada si discute di questo tema dal 2016, quando fu approvata una legge che legalizzava il suicidio assistito, chiamata Maid”, scrive il Globe and Mail. Negli anni la norma è stata modificata per rendere più facile l’accesso alla procedura. I dati mostrano che il Maid è usato in grande maggioranza da pazienti con malattie in fase terminale, ma c’è il timore che la povertà e il disagio sociale spingano le persone a mettere fine alla propria vita.

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Questo articolo è uscito sul numero 1588 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati