Il bestseller autobiografico di Azar Nafisi è adattato in un dramma attuale ed emozionante, anche se relativamente convenzionale, diretto dall’israeliano Eran Riklis (Il giardino dei limoni) e girato in Italia (controfigura dell’Iran). Diviso per capitoli, il film racconta il ritorno di Azar (Farahani), professoressa di letteratura, nell’Iran rivoluzionario. L’entusiasmo e le speranze iniziali si scontrano con le restrizioni sempre più severe delle autorità. Se il film non decolla pienamente, Farahani è una presenza potente e carismatica. La sua Azar è una donna forte il cui volto dice molto anche quando sceglie di restare in silenzio.
Wendy Ide, Screen International
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Questo articolo è uscito sul numero 1590 di Internazionale, a pagina 91. Compra questo numero | Abbonati