Metà degli anni ottanta. Stella, 17 anni, figlia dei proprietari di un bistrot, scopre la discoteca Les Bains Douches, la Parigi alla moda e il sexy André. Tra la scarsa voglia di studiare e il richiamo del dancefloor, Stella ciondola, sogna a occhi aperti, cerca l’amore, scopre la sua femminilità e parla poco. Perché in profondità resiste un dolore silenzioso, un trauma infantile difficile da confessare. Dopo Stella (2008), Verheyde continua con autenticità il suo racconto autobiografico. Colpisce Flavie Delangle, con lo sguardo vago e una sensualità balbettante.
Nicolas Schaller, Le Nouvel Obs

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Questo articolo è uscito sul numero 1590 di Internazionale, a pagina 91. Compra questo numero | Abbonati