L’Algeria ha confermato ufficialmente il 22 novembre l’arresto dello scrittore Boualem Sansal all’aeroporto internazionale di Algeri, al suo ritorno dalla Francia, lo scorso 16 novembre. Sansal, che ha ricevuto la solidarietà di autori come Salman Rushdie, Annie Ernaux, Wole Soyinka e Roberto Saviano, è accusato di “aver negato l’indipendenza e la sovranità dell’Algeria” in alcune sue dichiarazioni pubblicate su un giornale di estrema destra francese. Lo scrittore, appena naturalizzato francese, sta probabilmente pagando a caro prezzo la crisi diplomatica tra l’Algeria e la Francia. Il governo algerino è un sostenitore del Fronte Polisario, che si batte per i diritti del popolo sahrawi e rivendica la sovranità sul Sahara Occidentale, occupato dal Marocco. Parigi a luglio ha dato invece il suo appoggio al piano marocchino per l’autonomia di quel territorio. Sansal, 75 anni, è conosciuto per romanzi come 2084. La fine del mondo (Neri Pozza) e Il villaggio del tedesco (Einaudi). Il suo ultimo libro pubblicato in Italia è Il treno di Erlingen (Neri Pozza). Arabi21

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Questo articolo è uscito sul numero 1591 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati