Samia è in fuga verso l’Europa. Attraverso lunghi flash-back conosciamo tutta la sua storia, da quando, ancora bambina in Somalia, aveva deciso che correre sarebbe stata la sua vita. Nonostante difficoltà politiche e sociali di ogni tipo, nel 2008 riesce a partecipare alle Olimpiadi di Pechino. Poi sogna di andare a quelle di Londra del 2012, ma per farlo deve fuggire dal suo paese, attraverso la Libia e il Mediterraneo. Con l’emozionante e straziante storia di Samia, Yasemin Samdereli denuncia anche la spietatezza delle istituzioni europee, che avrebbero potuto salvarla ma non l’hanno fatto.
Bianka Piringer, Kino-Zeit
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Questo articolo è uscito sul numero 1592 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati