Il cinema di Robert Eggers va oltre la narrazione e punta alla creazione di interi mondi immersivi. Anche questo remake del film muto del 1922 di Murnau, non fa eccezione. C’è qualcosa nella macabra sensualità e nell’oscurità crepuscolare di questa rivisitazione della leggenda dei vampiri che lascia un segno nel pubblico. Non è tanto un’esperienza visiva quanto qualcosa che inquieta. I mondi vividi di Eggers richiedono interpreti all’altezza e nella formidabile performance di Lily-Rose Depp il film trova il suo cuore oscuro e tormentato. La regia e la costruzione delle scene sono straordinarie, la fotografia partecipa a rendere tutto più avvincente. C’è una bellezza terribile in tutto questo, una qualità suadente che rende il febbrile incubo gotico di Eggers, qualcosa che è difficile scrollarsi di dosso.
Wendy Ide, The Guardian
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Questo articolo è uscito sul numero 1596 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati