Dormo poco: tendo a stare in piedi oltre la mezzanotte anche se la mia sveglia suona alle 5:30. Quando a casa tutti dormono, recupero quella lucidità di pensiero che di giorno mi manca. Ecco perché le riflessioni notturne e gli arrangiamenti ambient del nuovo album dei Saint Etienne mi rapiscono particolarmente. I temi delle canzoni oscillano tra la speranza della gioventù e la rassegnazione e il realismo della maturità. Prodotto dalla band britannica insieme al compositore Augustin Bousfield, The night si dipana come un balsamo curativo e catartico, con toni calmi e meditativi. Tuttavia è pervaso da una bellissima incandescenza, come nel singolo Half light, in cui la cantante Sarah Cracknell evoca il crepuscolo, guidandoci verso l’oscurità. Anche Nightingale colpisce con la sua eleganza discreta e il piano che cresce drammaticamente, catturando un senso di solitudine che avvolge tutto il disco. The night è una bella aggiunta al repertorio caleidoscopico di questo gruppo, che è sempre ispirato nonostante una carriera lunga più di trent’anni.
Justin Chadwick, Albumism
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1596 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati