Aleksandr Čerepnin (1899-1977) era un ottimo compositore e i suoi sei concerti per pianoforte sono lavori di grande effetto, pieni di colore, varietà e contrasto. I primi due sono pezzi in un unico movimento, mentre nel terzo l’autore espande la forma a due movimenti senza superare la lunghezza modesta dei primi. Nel quarto concerto le cose si fanno interessanti: è composto da tre brevi poemi sinfonici basati su storie e melodie cinesi. Ammettiamolo, come si fa a resistere a un movimento intitolato Il sacrificio d’amore di Yan Kuei? Negli ultimi due concerti Čerepnin sceglie la forma tradizionale in tre movimenti, con materiale tematico abbondante e affascinante. Lo stile è essenzialmente romantico-moderno russo (un po’ alla Prokofev, per darvi un’idea). È un mistero come mai questa musica non sia più conosciuta, ma le eccellenti esecuzioni di Noriko Ogawa e della Singapore Symphony Orchestra diretta da Lan Shui sono un ottimo modo per risolvere il problema. Il prezzo economico di questo album dovrebbe anche stimolare i collezionisti che non vogliono fare un investimento enorme.
David Hurwitz, ClassicsToday
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Questo articolo è uscito sul numero 1599 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati