Cultura Libri
Edith Holler
528 pagine, 24 euro

L’anno è il 1901, il luogo è Norwich, nell’est del Regno Unito, e l’eroina di questa storia è la dodicenne Edith Holler che, come ci dice lei stessa, è “famosa”. Edith vive in un teatro e non ha mai messo piede fuori, dopo essere stata avvertita che l’edificio crollerebbe se lei ne uscisse. Bambina senza madre, è cresciuta circondata da una strana fauna di fedelissimi del teatro (la burattinaia, il direttore di scena, il suggeritore) che hanno vissuto talmente a lungo in teatro da esserne diventati parte, una strana microsocietà che si è evoluta per adattarsi all’ambiente, come le creature delle profondità dell’oceano.

Gli Holler sono una dinastia teatrale. Il padre di Edith è un celebre attore costantemente pedinato dal suo sostituto, Mr Collin, che si distingue da lui solo per il lievissimo accenno di un naso finto. Ci sono parecchi momenti comici e altrettanti momenti inquietanti: non capire se il proprio padre è un impostore fa davvero paura, e questo è il terreno sdrucciolevole di un romanzo che è allo stesso tempo fiabesco e sinistro. Edith Holler è in parte una lettera d’amore al teatro che abbraccia con gioia uno stile gotico alla Tim Burton ma anche una bizzarra lettera d’amore alla città di Norwich, di cui si raccontano leggende e storie come quella del Re Gurgunt che dorme sotto il castello della città. Edith Holler è un romanzo piacevolmente inclassificabile e suggestivo, una fiaba per adulti ricca di mistero e personalità. Joanna Quinn,The Guardian

Le eredi
312 pagine, 20,00 euro

A 34 anni la scrittrice spagnola Aixa de la Cruz torna con un libro completamente diverso dai precedenti. Le eredi prende le distanze dalla prima persona e anche dall’autobiografia. “Ma chi dice di fare pura finzione, senza il peso di ciò che ha vissuto, o mente sfacciatamente o lo fa malissimo”, dice l’autrice originaria di Bilbao. Quattro nipoti si trovano in una grande casa per spartirsi l’eredità della nonna Carmen che mesi prima si era tagliata le vene. Le protagoniste dovranno decidere cosa fare di quella vecchia residenza. Lis si sta riprendendo da un esaurimento nervoso e preferirebbe venderla al più presto. La sorella Erica vuole trasformarla in un centro per ritiri spirituali. Nora, una mezza tossicodipendente, vorrebbe usarla come magazzino per la merce che distribuisce il suo spacciatore. E Olivia, la cugina maggiore, cerca di scoprire perché sua nonna si è tolta la vita. È il pretesto della trama che permette a de la Cruz di affrontare alcuni dei grandi temi del nostro tempo: la precarietà del lavoro, la fragilità psicologica e l’anaffettività. Il risultato è un mix di dramma familiare e commedia di costume con sfumature da romanzo gotico. Le eredi restituisce un’immagine calamitosa della famiglia, teatro di infiniti rituali sadici in cui le sorelle sono portate a uccidere e i genitori brillano per la loro assenza. “Ogni famiglia è una piccola setta dove si commette ogni genere di oltraggio”, riflette con amarezza l’autrice.
Álex Vicente, El País

Il coltivatore del Maryland
1.106 pagine, 25 euro

La coltivazione di cui si parla nel titolo è il tabacco. Siamo alla fine del seicento e il romanzo è una satira senza esclusione di colpi della natura umana raccontata con la ricchezza e la perizia di romanzieri picareschi del settecento come Fielding e Sterne. La trama stessa è una parodia nella sua incalcolabile complessità; un groviglio d’intrighi, ridicole avventure anti-eroiche, mascherate e confusioni di identità. Le tre figure principali sono Ebenezer Cooke, la sua sorella gemella, Anna, e un certo Henry Burlingame, un tempo loro tutore e, per così dire, corteggiatore di entrambi. Ebenezer, sedicente poeta e vergine, i cui distici poetici sottoposti a solenne analisi sono un trionfo di scrittura satirica, va nel Maryland per diventare proprietario della piantagione di suo padre sul fiume Choptank. Si ritiene incaricato dal terzo lord Baltimore come poeta laureato del Maryland di scrivere un poema epico intitolato Marylandiade. La sua vita nel nuovo mondo è costantemente messa in pericolo da intrighi di ogni tipo. Ebenezer ha un senso mistico della sua doppia vocazione: le sue lotte disperate con uomini e donne per preservare la propria verginità sono l’espediente comico principale del libro. Anche se non è per tutti i palati, è possibile che il libro di Barth sia apprezzato da un suo pubblico per il tempo a venire.
Edmund Fuller, The New York Times (1960)

La luna rappresenta il mio cuore
368 pagine, 19,00 euro

Teresa Teng è stata una cantante amata da tutta la diaspora cinese e Pim Wangtechawat intitola il suo romanzo d’esordio come una delle sue canzoni più famose. La luna rappresenta il mio cuore è una storia di viaggi nel tempo tra Hong Kong e Londra che abbraccia questo e il secolo scorso. Joshua e Lily sono marito e moglie e hanno due gemelli, Eva e Tommy. Abitano a Londra, dove la famiglia di Lily vive da generazioni. Joshua è cresciuto nel quartiere Kowloon a Hong Kong. Eccelle negli studi, così può proseguirli nel Regno Unito, dove lui e Lily si incontrano. I due si legano perché entrambi hanno una capacità segreta di viaggiare nel tempo, ma non possono andare dove vogliono. Quando i gemelli compiono dodici anni, Joshua e Lily scompaiono viaggiando da soli nel tempo e questo mistero finisce per diventare la storia centrale di questo affascinante romanzo che mescola prosa e versi.
Susan Blumberg-Kason, Asian Review of Books

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1596 - 10 gennaio 2025
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