Nel 2016 l’azienda britannica DeepMind creò AlphaGo, un software che sfidava gli umani nel gioco di strategia Go. Da allora, le evoluzioni di quel programma hanno giocato contro i campioni di scacchi, imparando dai propri errori le tecniche migliori per vincere. Messe da parte le pedine, ora l’intelligenza artificiale prova a lavorare con YouTube per un compito più terreno: comprimere i video per usare meno banda di trasmissione, senza perdere qualità. Un obiettivo importante, vista la crescita dei consumi digitali durante la pandemia. L’algoritmo, chiamato MuZero, dopo i primi esperimenti è riuscito a diminuire del 4 per cento la quantità di dati necessaria per lo streaming.
Gaia Berruto
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Questo articolo è uscito sul numero 1449 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati