Non tutte le emergenze ecologiche sono ugualmente difficili da affrontare. Per alcune, come la crisi climatica, bisogna rimettere in causa il nostro intero modo di vivere; per altre, come il problema dell’impatto delle specie aliene, è soprattutto una questione d’informazione e di volontà politica. Lo sostiene Piero Genovesi, zoologo ed esperto di protezione ambientale, in questo libro documentato e piacevole in cui, facendo tesoro della sua lunga esperienza internazionale, spiega con efficacia e un po’ di ironia quando, come e perché dobbiamo preoccuparci se nuove popolazioni animali o vegetali sono introdotte in ecosistemi in cui sono estranee. Fa esempi catastrofici, come quelli dell’impatto nel Pacifico della chiocciola lupo (molto più spaventosa del canide da cui prende il nome) o del rospo della canna da zucchero in Australia. Spiega perché alcune specie aliene contribuiscono all’evoluzione dell’ambiente e altre lo distruggono. Attingendo alla storia della presenza umana sul pianeta e a quella delle politiche ambientali più recenti consola il lettore con qualche vicenda finita bene (come l’eradicazione del ratto in Alberta). Più in generale, mostra che per proteggere la natura è necessario capire come funziona un sistema complesso, in cui interagiscono elementi diversi e in cui l’essere umano, con la sua società e le sue decisioni, gioca un ruolo fondamentale. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1580 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati