Con questo libro, Marion Kadi ha vinto il Bologna ragazzi award come miglior opera prima. L’albo è stato premiato per il dinamismo e l’energia delle sue illustrazioni. Per l’audacia degli accostamenti dei colori. E per quello stile che sembra seguire i pensieri di chi legge. La storia racconta la crescita reale e metaforica della protagonista. Hariett è timida, non ama andare a scuola e confrontarsi con maestri, coetanei, compiti in classe, se stessa. Ma poi succede una cosa magica. S’imbatte nel riflesso di un leone che ha avuto una lunga vita. Chi legge conosce già questo riflesso, sa già che è in cerca di una casa nuova. Quando vede Hariett decide che lei sarà la sua casa. Per un po’ le cose vanno bene tra Hariett e il riflesso del leone. Lei diventa una bambina coraggiosa. La scuola non è più il luogo di cui avere paura, ma quello del divertimento. Poi però del leone assume anche comportamenti un po’ più feroci e discutibili. Fa le linguacce, dorme in classe, anzi ronfa proprio, e Hariett non è più la bambina amabile che era stata prima d’incontrare il riflesso del leone. Così va in cerca del suo vecchio riflesso. Da quel momento l’albo diventa poesia e ci racconta cosa significa crescere.
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Questo articolo è uscito sul numero 1490 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati