Vivian Lamarque ci ha abituato a favole ironiche, dolci e divertenti. La famosa poeta, classe 1946, è conosciuta in tutto il mondo per la sua penna fine e per essere amica dei più piccoli. Scorrendo la sua biografia vediamo elencati tanti riconoscimenti: dal premio Viareggio al Bagutta, dal premio Rodari al premio Andersen. Ma quello più bello è sicuramente il sorriso di chi la legge. Animaletti vi amo, con il suo sottotitolo Per chi crede che la fantasia non abbia limiti, già nel modo di presentarsi al pubblico promette un vero e proprio tuffo nel terreno del fantastico: apre finestre sull’universo. Lamarque, in una serie di storielle, piccoli aneddoti fantasy, quasi fiabe lampo, sovverte il mondo che conosciamo. Lo fa attraverso animaletti che hanno sentimenti imprevedibili. Esseri un po’ buffi, un po’ impacciati, da amare alla follia. Come il cagnolino che desidera un bambino come regalo (come sarà il suo bambino?) o la gallinella che non sapeva più fare le uova o il maialino così buono da diventare un santo. Le storie di Animaletti vi amo sono perfette come fiabe della buonanotte, ma anche per ricordare ai bambini e alle bambine che il mondo è plurale, complesso, e che a volte si deve guardare più a fondo per vedere davvero. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1501 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati