Francesco Filippi è uno storico con il pallino della divulgazione. I suoi Ma perchè siamo ancora fascisti? e Mussolini ha fatto anche cose buone hanno rovesciato i luoghi comuni su quegli anni oscuri che in una parte dell’immaginario italiano ancora resistono. Filippi si può definire un campione della memoria. Con uno stile ironico e diretto riesce a far capire in che baratro era discesa l’Italia in quegli anni terribili. Molti però non sanno che Filippi ha sempre avuto un’attenzione speciale per la divulgazione nelle scuole. Questo libro nasce proprio per questo. Immagina che il fascismo non è stato sconfitto, e nel 2024 il partito controlla ancora le vite degli italiani. Il paese è isolato: non ha accesso al web, tutto è spiato e controllato. In questo clima terribile vivono due ragazzi. Italo ha i genitori convintamente fascisti. Quelli di Giacomo lo sono meno, ma non possono esprimersi liberamente in un regime. La vita è una vita piccola, con smartphone fabbricati in Italia, mezzi di trasporto obsoleti e tutte quelle parate da fare mattina e sera. Ma è il rap a cambiare la vita di Giacomo e Italo per sempre. Cè un concerto in Francia, ma come poter superare la frontiera? Un libro che fa ragionare molto sui giorni nostri, anche questi pieni di frontiere e senza libertà. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1559 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati