I libri italiani letti da uno straniero. Questa settimana lo storico britannico John Foot.

Un uomo di quasi cent’anni, che gira in casa in pantofole e abita a Testaccio, comprando ogni giorno sei quotidiani. Non sembra la premessa di un thriller da leggere tutto d’un fiato. Invece è un libro così. L’ultimo compagno è bellissimo. Il vecchio è Emanuele Macaluso: comunista siciliano, sindacalista, giornalista, politico, scrittore, oratore, con i famosi baffi, sempre elegante. Il libro scava nella sua straordinaria biografia, che è anche la storia dell’Italia e la sua memoria. Dall’inferno dalle miniere di zolfo di Caltanissetta alle lotte contro la mafia e la Dc in Sicilia, fino alle speranze e le delusioni dal dopoguerra, il libro racconta tante cose, con grande umanità, e sempre attraverso la voce e i gesti di una mente lucidissima. Passando per Pio La Torre, Togliatti, Berlinguer, la Roma degli anni sessanta e settanta, il terrorismo e la fine del sogno comunista, il libro racconta anche la vita privata di Macaluso e la sua sfida con il moralismo del Pci, bigotto quasi come la Democrazia cristiana. Una vita piena di gioie e di tragedie. E alla fine, Concetto Vecchio tira fuori un vero e proprio scoop, con documenti inediti, che suscita emozioni nascoste per più di sessant’anni. Emanuele Macaluso è morto a Roma, non di covid-19, il 19 gennaio del 2021. È sepolto al Verano, vicino a Togliatti.

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Questo articolo è uscito sul numero 1410 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati