“I vaccini proteici apriranno una nuova era nell’immunizzazione contro il covid-19”, dice Nick Jackson della Coalition for epidemic preparedness innovations. Questi vaccini si basano su una tecnologia collaudata da anni, usata anche nei vaccini per l’epatite B. Nel caso del sars-cov-2, usano parti della proteina spike del virus per stimolare l’immunità. I primi dati sono promettenti: i vaccini proteici garantirebbero una forte protezione con meno effetti collaterali rispetto a quelli attuali. Varie aziende hanno deciso di puntare su questa tecnologia, spiega Nature. La statunitense Novavax ha ottenuto l’autorizzazione d’emergenza per il suo prodotto in Indonesia. I nuovi farmaci potrebbero aiutare a ridurre il divario tra regioni ricche e povere del mondo, dove meno del 6 per cento delle persone sono state vaccinate contro il covid.
Vaccini proteici in arrivo
Le origini di cinque lingue
Cinque ceppi linguistici euroasiatici potrebbero avere un’origine comune. Secondo un nuovo studio – basato su dati linguistici, archeologici e genetici – le lingue tunguse, il mongolo, il turco, il giapponese e il coreano potrebbero derivare da un unico idioma. I ricercatori pensano che la lingua originaria fosse parlata in epoca preistorica nel nordest dell’attuale Cina, lungo il fiume Liao. Alcuni siti archeologici nel bacino del fiume suggeriscono che sarebbe stata sviluppata da una popolazione di agricoltori insieme alla coltivazione del miglio, all’allevamento di maiali e cani, e alla produzione tessile. Lo sviluppo dell’agricoltura avrebbe poi favorito la diffusione della lingua in Asia occidentale, settentrionale e orientale. È stato invece escluso che uno stile di vita legato alla pastorizia abbia avuto un ruolo. I ricercatori hanno confrontato le parole usate in agricoltura, tra cui campo e semina, trovando una radice comune tra i vari ceppi linguistici. Finora queste somiglianze erano attribuite agli scambi culturali tra popolazioni. I ricercatori non sono però riusciti a estrarre del dna preistorico, che avrebbe potuto rafforzare la loro ipotesi. ◆
Molecole rigeneratrici
Alla Northwestern university, negli Stati Uniti, è stata sperimentata con successo una tecnica di medicina rigenerativa che ha permesso a topi paraplegici di tornare a camminare nel giro di quattro settimane. È basata su nanofibre vibranti somministrabili con una semplice iniezione, scrive Science. Le nanofibre formano una rete intorno alla lesione e grazie alle vibrazioni si legano alle cellule riparatrici favorendo la rigenerazione nervosa e la formazione dei vasi sanguigni. I ricercatori vorrebbero sperimentare la terapia sugli esseri umani per valutare la sua efficacia contro malattie neurodegenerative come il parkinson, l’alzheimer e la sclerosi laterale amiotrofica.
Com’è fatto Kamo’oalewa
L’asteroide Kamo’oalewa (nel disegno al computer) è uno dei cinque quasi-satelliti della Terra. Si tratta di piccoli corpi celesti che ruotano intorno al Sole rimanendo vicini al nostro pianeta. Alcuni ricercatori hanno descritto l’asteroide su Communications Earth and Environment basandosi sui dati raccolti da un osservatorio terrestre con lo strumento Large monolithic imager. Sembra che Kamo’oalewa sia composto da materiale simile a quello lunare. Le sue rocce potrebbero essere le stesse che si trovano sulla Luna.
La forma delle parole
I suoni “buba” e “chichi” sono associati rispettivamente, in modo quasi universale, a una forma tondeggiante e a una spigolosa. L’esperimento è stato condotto su persone che usano lingue e sistemi di scrittura diversi. Secondo la rivista Philosophical Transactions of the Royal Society B, gli elementi acustici dei suoni, tra cui le frequenze, contribuiscono a evocare forme diverse. Lo studio potrebbe essere utile per capire come si è passati dalle vocalizzazioni alle parole.
Genetica Alcuni ricercatori hanno analizzato i genomi dei pesci del genere Sebastes, caratterizzati dalla variabilità della durata della vita, da pochi anni a due secoli. L’analisi del dna di 88 specie ha permesso d’individuare 137 geni associati alla longevità. Alcuni sono coinvolti nel processo di riparazione del dna, altri nell’immunità. Lo studio potrebbe chiarire quali fattori regolano la durata della vita, scrive Science. Nella foto: Sebastes ruberrimus
Geologia Il fenomeno climatico del Niño, che si manifesta periodicamente nella regione del Pacifico, influisce anche sulla forza delle onde del mare. Secondo un modello descritto su Pnas, il fenomeno spiegherebbe almeno in parte la variabilità del moto ondoso durante le tempeste. Il modello potrebbe essere usato per prevedere eventuali rischi meteorologici.
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