Anche nel mondo dell’editoria accademica ci si chiede se sia il caso di boicottare la Russia. La rivista statunitense Journal of Molecular Structure ha deciso di prendere posizione sull’invasione dell’Ucraina rifiutando gli articoli firmati da enti di ricerca russi, ma escludendo dal veto i singoli scienziati. Al momento nessun’altra rivista ha adottato misure simili. Un editoriale del British Medical Journal disapprova il boicottaggio e ribadisce l’universalità della scienza sancita dall’International science council, che esclude ogni forma di discriminazione degli scienziati sulla base della nazionalità e delle opinioni politiche. Anche se molte riviste aderissero al boicottaggio, scrive Science, le conseguenze sarebbero limitate, tenendo conto del basso numero di pubblicazioni russe nella stampa occidentale.
Boicottare i russi?
Cosa dicono le epigrafi
Usando degli algoritmi di apprendimento automatico, un gruppo di ricercatori ha sviluppato un programma d’intelligenza artificiale che aiuta a ricostruire le epigrafi in greco antico, che commemorano persone o eventi. Dall’antichità classica abbiamo ereditato molte iscrizioni su pietra, ceramica e metallo, ma i testi sono spesso frammentari e la datazione è incerta perché il supporto inorganico non permette l’uso del radiocarbonio. Anche il luogo d’origine non è sempre certo perché il manufatto può essere stato spostato o trafugato. Questi fattori rendono difficile l’interpretazione dei testi. Il programma Ithaca, addestrato con un’ampia collezione di testi in greco antico già digitalizzati, ha ricostruito i testi mancanti con un’accuratezza del 62 per cento. Grazie al contributo di alcuni storici, l’accuratezza è arrivata al 72 per cento. Per il luogo d’origine supera il 70 per cento, mentre la datazione ha un margine d’errore inferiore ai trent’anni. Il programma potrebbe essere adattato ad altre lingue, sia antiche sia moderne, e ad altre situazioni in cui è necessario ricostruire informazioni mancanti. ◆
Capsule a sei braccia
Una tecnica messa a punto per la pillola contraccettiva, che prevede l’assunzione di una capsula a settimana, invece che una compressa tutti i giorni, potrebbe cambiare la vita a chi soffre di schizofrenia o disturbo bipolare. Le capsule contengono una struttura a sei braccia che rilascia gradualmente il risperidone, un antipsicotico, nell’arco di sette giorni, con effetti positivi sulle cure. La prima fase della sperimentazione comincerà nel 2022, scrive il Guardian. I ricercatori vorrebbero applicare la tecnica ad altri farmaci, tra cui l’ivermectina contro la malaria, la rosuvastatina per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e il levometadone contro la dipendenza da oppioidi.
I pigmenti del lago Hillier
Il colore rosa del lago Hillier (nella foto), che si trova su Middle Island, al largo della costa sudoccidentale dell’Australia, potrebbe essere dovuto agli organismi microscopici che vivono nelle sue acque. Il lago è un ambiente estremo, ipersalino. Dalle analisi è emersa la presenza di una comunità di batteri, alghe, archei e virus. Gli organismi sono ricchi di pigmenti, che probabilmente difendono le cellule dalla salinità estrema. Lo studio, che non ha ancora superato la revisione degli esperti, è stato pubblicato sul sito BioRxiv.
Diciotto milioni di vittime
Le vittime del covid-19 al 31 dicembre 2021 potrebbero aver superato la soglia dei 18 milioni nel mondo, più del triplo rispetto ai dati ufficiali. L’Asia meridionale, il Nordafrica, il Medio Oriente e l’Europa orientale sono le regioni con il maggiore eccesso di mortalità. L’India, con quattro milioni di vittime, gli Stati Uniti con 1,1 e la Russia con un milione sono i paesi con più morti, scrive The Lancet, mentre la Russia e il Messico sono quelli con più decessi rispetto alla popolazione.
Coronavirus Sono state identificate sedici varianti genetiche associate alle forme più gravi di covid-19. I geni regolano la risposta immunitaria, la produzione di muco e la formazione di coaguli nei vasi sanguigni. Lo studio, pubblicato su Nature, potrebbe aiutare a capire il meccanismo d’azione del virus sars-cov-2 e perché alcune popolazioni sono più vulnerabili di altre.
Geologia Il cratere Hiawatha, nel nordovest della Groenlandia, potrebbe essere più antico di quanto si pensasse. L’enorme struttura da impatto meteoritico, larga circa trenta chilometri, si trova sotto un ghiacciaio. Dall’analisi delle rocce, scrive Science Advances, è emerso che il cratere avrebbe circa 58 milioni di anni. L’impatto sarebbe quindi avvenuto pochi milioni di anni dopo l’estinzione dei dinosauri.
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