Scienza

La musica fa stare bene

Cantare, suonare e ascoltare musica migliora la qualità della vita. È emerso da una recente metanalisi, cioè un’analisi comparativa dei risultati di ventisei ricerche condotte in vari paesi, tra cui Australia, Regno Unito e Stati Uniti. Sette studi erano sulla musicoterapia, dieci sull’ascolto della musica, otto sul canto e uno sul gospel. La musica, scrive Jama Network Open, è associata a miglioramenti statisticamente e clinicamente significativi del benessere e della salute mentale delle persone. Gli autori paragonano i benefici a quelli che si ottengono con l’esercizio fisico e la perdita di peso. Serviranno altre ricerche per capire come sfruttare al meglio il potere terapeutico delle note. Come diceva il neurologo Oliver Sacks: “La musica ha il potere di modificare i nostri comportamenti e il nostro stato emotivo. È il farmaco non chimico più efficace”.

Analizzando il sangue di ventidue volontari, tutti in buona salute, alcuni ricercatori olandesi hanno rilevato tracce di plastica. Erano presenti molecole di stirene, che forma il polistirolo, di dimetil tereftalato, che forma il pet, e di altre componenti della plastica. La ricerca di altri composti, come il polipropilene, ha dato esito negativo. Secondo gli autori, la concentrazione del materiale nel sangue non era mai stata quantificata. Negli ultimi anni l’inquinamento da plastica è diventato onnipresente: studi precedenti hanno trovato particelle nell’aria, nell’acqua, nel suolo, negli animali e negli alimenti. Anche se la nuova ricerca si basa su pochi campioni, i risultati confermano la diffusione del materiale. I ricercatori non hanno però spiegato la presenza della plastica nel sangue. Le particelle trovate potrebbero dipendere dall’inquinamento ambientale, ma anche dai prodotti per l’igiene personale, dall’inchiostro dei tatuaggi o dagli interventi sui denti. Molti altri aspetti dovranno essere chiariti, come le fasce di popolazione più colpite. Al momento non si conoscono neanche gli effetti sul corpo umano. ◆

Compensi nascosti

In Australia un ricercatore medico su quattro non dichiara i rapporti economici con le case farmaceutiche. I ricercatori dell’università di Sydney hanno incrociato le dichiarazioni di 323 autori di 120 studi clinici con la banca dati nazionale dei pagamenti erogati dalle aziende, scoprendo che in metà dei casi le dichiarazioni erano assenti o incomplete. Gli autori avevano omesso di dichiarare compensi da 140 a 97.600 dollari australiani (da 94 a 66mila euro). La questione dei conflitti d’interesse, commenta Nature, è un problema di lunga data, non solo australiano, che compromette la trasparenza della ricerca medica.

Le prime stelle della Via Lattea

F. Char, ESO

La formazione delle stelle più antiche della Via Lattea, la galassia a cui appartiene il nostro sistema solare, potrebbe essere cominciata tredici miliardi di anni fa, ottocento milioni di anni dopo il big bang. Le stelle si sarebbero formate nel cosiddetto disco spesso. Circa due miliardi di anni dopo sarebbe invece comparso l’alone della Via Lattea, che ingloba il disco. La cronologia è stata ricostruita basandosi sullo studio di circa 250mila stelle di cui è possibile stimare con precisione l’età, scrive Nature.

Emissioni di ammoniaca

Tra il 1980 e il 2018 nel mondo le emissioni di ammoniaca del settore agricolo sono aumentate del 78 per cento. L’ammoniaca, un composto dell’azoto, è presente nei fertilizzanti usati per accrescere la produzione agricola. La Cina, l’India e gli Stati Uniti sono i principali responsabili delle emissioni, legate soprattutto alle coltivazioni di grano, mais e riso, ma anche all’allevamento di bovini, polli, capre e maiali, scrive Pnas. Per proteggere gli ecosistemi bisognerebbe introdurre nuove regole.

Uwe Schmidt, CC BY-SA 4.0.

Genetica Il vampiro vero di Azara (Desmodus rotundus) è l’unico mammifero che si nutre solo di sangue. Alcuni ricercatori hanno scoperto che il pipistrello è privo di tredici geni presenti in altre specie, scrive Science Advances. Il genoma modificato permette all’animale di adattarsi a quest’alimentazione particolare, eliminando il ferro in eccesso, e di avere una migliore visione notturna.

Salute Una malattia rara della pelle, l’epidermolisi bollosa distrofica, è stata trattata con un gel che contiene dna. Le persone che ne soffrono hanno un gene difettoso, chiamato col7a1. I ricercatori hanno inserito il gene corretto in un virus e l’hanno applicato sulla pelle tramite gel. In molti casi le lesioni della pelle sono guarite e il trattamento sembra sicuro, scrive Nature Medicine.

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1454 - 1 aprile 2022
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