Americhe

L’ultimo della sua etnia

Tanaru. La casa in cui viveva il nativo (J.Pessoa, Survival International)

“Un nativo che da quasi trent’anni viveva completamente isolato nella terra indigena di Tanaru, nello stato brasiliano di Rondônia, nella zona occidentale del paese, è stato trovato morto il 23 agosto nella sua capanna durante una spedizione di controllo della Fundação nacional do índio”, scrive la Folha de S.Paulo. Il suo popolo era stato decimato dalle incursioni dei taglialegna illegali. L’uomo, chiamato índio do buraco (nativo della buca) perché scavava fossi profondi, era l’ultimo della sua etnia. Si pensa sia morto per cause naturali. Secondo gli esperti, aveva circa sessant’anni. ◆

Sostegno a Fernández

Luis Robayo, Afp/Getty

Il 27 agosto migliaia di persone si sono riunite davanti alla casa di Cristina Fernández ( nella foto ) per protestare contro la decisione di un giudice che la settimana scorsa ha chiesto dodici anni di carcere, l’esclusione a vita dagli incarichi pubblici e la confisca dei beni della vicepresidente, accusata di corruzione. “Cinque agenti sono stati feriti e quattro manifestanti arrestati”, scrive l’Afp. “In una democrazia la libertà d’espressione è fondamentale”, ha detto Fernández. Poi si è rivolta ai suoi sostenitori: “È stata una giornata lunga. Andate a riposare”.

Una riforma ambiziosa

Il president e Gustavo Petro (di sinistra) ha presentato una riforma tributaria che prevede l’aumento delle tasse per i redditi più alti, la lotta all’evasione e la riduzione delle agevolazioni fiscali per i più ricchi. Secondo la giornalista María Teresa Ronderos, che scrive sull’Espectador, di questa riforma hanno bisogno tutti, ricchi e poveri, perché “altrimenti il debito pubblico continuerà a crescere e lo stato spenderà più di quanto incassa. Se non ristrutturiamo le finanze pubbliche, dovremo indebitarci ancora e a condizioni sempre peggiori”.

Biden aiuta gli studenti

Il 24 agosto il presidente Joe Biden ha annunciato che firmerà dei decreti per aiutare milioni di statunitensi a ripagare i debiti accumulati negli anni dell’università. Il piano prevede la cancellazione di diecimila dollari di debito per tutte le persone che hanno ricevuto prestiti studenteschi e attualmente hanno un reddito inferiore a 125mila dollari all’anno. La somma sale a ventimila dollari per chi ha ricevuto anche un Pell grant, un sussidio del governo assegnato principalmente agli studenti che vengono da famiglie povere. Il provvedimento, che va incontro alle richieste dell’ala più progressista del Partito democratico, ha suscitato un dibattito acceso sui giornali. Sul Los Angeles Times Jonah Goldberg scrive che è una misura tutt’altro che di sinistra: “Secondo uno studio della Penn Wharton, un istituto di ricerca dell’università della Pennsylvania, sei su dieci delle persone che beneficeranno della misura rientrano nel 60 per cento più ricco della popolazione. Inoltre, la misura costerebbe tra i cinquecento e i mille miliardi di dollari”. Di diversa opinione l’economista Paul Krugman, che sul New York Times scrive: “Il piano aiuterà 43 milioni di statunitensi. Secondo i dati della Fed, dodici milioni di trentenni – più di un quarto di quella fascia d’età – hanno ancora debiti studenteschi non pagati”.

Caccia ai segreti di Trump

Il dipartimento di giustizia degli Stati Uniti ha diffuso la dichiarazione ( affidavit ) che l’Fbi ha presentato al giudice per chiedere un mandato di perquisizione della tenuta di Donald Trump in Florida. “Il documento indica che gli investigatori avevano buoni motivi per credere che l’ex presidente fosse in possesso di informazioni altamente riservate e che stesse tentando di ostacolare l’indagine”, scrive Vox. L’Fbi è arrivato a questa conclusione quando ha esaminato una parte dei documenti che Trump aveva portato con sé dopo aver lasciato la Casa Bianca, consegnati all’inizio di quest’anno agli archivi nazionali. Tra quelle carte c’erano 184 documenti con vari gradi di segretezza, tra cui 25 top secret.

Perù Il 26 agosto centinaia di minatori hanno bloccato la strada Interoceanica vicino al confine con il Brasile. Il giorno prima negli scontri con la polizia era morta una persona. I manifestanti protestano contro presunti abusi delle forze dell’ordine durante un’operazione in una miniera illegale nella regione di Madre de Dios.

Colombia Il 28 agosto due giornalisti sono stati uccisi nel dipartimento di Magdalena, nel nord del paese, mentre erano a bordo di un’auto. Ancora non è chiaro se l’omicidio sia legato al loro lavoro di cronisti.

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1476 - 2 settembre 2022
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