Il turismo per l’inverno

La crisi energetica in Europa renderà molto più costosi i soggiorni nelle località turistiche invernali, scrive la Neue Zürcher Zeitung. La Turchia e altri paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo ne vogliono approfittare per offrire mete alternative, dove trascorrere le vacanze al caldo. “Gli operatori turistici turchi sono convinti che il loro paese possa sfruttare al meglio quest’opportunità. Mehmet İşler, vicepresidente dell’associazione degli albergatori turchi, ha dichiarato che le prenotazioni per l’inverno sono già aumentate del 25 per cento rispetto a un anno fa”. A favore del paese, ovviamente, gioca anche il fatto che la sua moneta si è fortemente svalutata.

fmi

Crescono gli interventi

Gli effetti della pandemia, del rincaro dell’energia, delle guerre e di altre crisi in giro per il mondo hanno fatto salire i prestiti del Fondo monetario internazionale (Fmi) ai paesi in difficoltà, scrive il Financial Times. Alla fine di agosto gli aiuti concessi dall’istituto ammontavano a 140 miliardi di dollari, distribuiti in 44 programmi diversi.

Una mano da Pechino

L’Ecuador ha raggiunto un accordo con la Cina per ristrutturare un debito di 4,4 miliardi di dollari. In questo modo, spiega il Wall Street Journal, il paese sud­americano risparmierà un miliardo di dollari in tre anni. L’intesa, raggiunta grazie a trattative cominciate lo scorso febbraio, era fondamentale per l’Ecuador, che nei prossimi mesi dovrà versare ingenti rimborsi ai creditori cinesi, mentre le entrate risentono del calo del prezzo del petrolio, il principale prodotto d’esportazione del paese. Senza l’accordo, il governo di Quito, che è indebitato con la Cina per diciotto miliardi, prevedeva un buco da tre miliardi di dollari nelle finanze pubbliche, una cifra pari al 43 per cento delle riserve valutarie nazionali.

Meno tasse e più debiti

La sede della Banca d’Inghilerra a Londra (Tejas Sandhu, SOPA Images/LightRocket/Getty)

Il 23 settembre il governo britannico ha presentato un piano di tagli alle tasse da 45 miliardi di sterline, il più grande degli ultimi cinquant’anni, scrive il Guardian. Tra le misure annunciate dal cancelliere dello scacchiere Kwasi Kwarteng c’è la riduzione al 19 per cento dell’aliquota minima dell’imposta sui redditi delle persone fisiche, mentre quella massima passa dal 45 al 40 per cento. Sono stati inoltre bloccati gli aumenti delle tasse sulle aziende previsti dal governo precedente e quello dei contributi all’assicurazione sanitaria. Kwarteng ha anche illustrato un piano di sessanta miliardi di sterline per limitare il costo dell’energia elettrica per aziende e famiglie britanniche nei prossimi sei mesi. Gli annunci hanno provocato un brusco crollo della sterlina, al livello più basso degli ultimi 37 anni nei confronti del dollaro, e un aumento dei tassi d’interesse applicati ai titoli di stato britannici. La reazione negativa dei mercati, spiega il quotidiano, è legata al fatto che Londra finanzierà i suoi piani ricorrendo al debito. ◆

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1480 - 30 settembre 2022
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