Il 15 ottobre due leader della comunità rohingya sono stati uccisi in un attacco a uno dei campi del Bangladesh che ospitano centinaia di migliaia di profughi. Secondo Al-Jazeera negli insediamenti le violenze stanno crescendo, con bande armate che cercano d’intimidire i rappresentanti dei rifugiati attraverso omicidi e rapimenti. I rohingya sono una minoranza musulmana della Birmania a cui lo stato, a maggioranza buddista, nega i diritti fondamentali. Si stima fossero circa un milione prima della brutale offensiva militare del 2017 contro di loro. Da allora in centinaia di migliaia vivono in Bangladesh .
Uccisi due leader rohingya
Pausa militare per i Bts
I Bts, la band più famosa del mondo, lasciano temporaneamente la musica per fare il servizio militare obbligatorio. Nel 2020 avevano ottenuto un rinvio speciale della leva fino ai trent’anni, ma il più grande del gruppo, Jin, 29 anni, si arruolerà a novembre, spiega il Korea JoongAng Daily, e gli altri seguiranno. La band si riunirà nel 2025.
Slogan contro Xi
Il 13 ottobre una persona è salita su un cavalcavia di Pechino e ha appeso due striscioni. Uno diceva: “Cibo, non tamponi. Riforme, non rivoluzione culturale. Libertà, non lockdown. Elezioni, non leader. Rispetto, non bugie. Siamo cittadini, non schiavi”. E l’altro: “Sciopero degli studenti e dei lavoratori. Rimuoviamo il traditore della patria Xi Jinping”. I teli sono stati rimossi e l’autore arrestato. Ma le immagini hanno fatto il giro del web, prima di essere censurate. “La pubblicazione di una di queste foto nei gruppi di WeChat”, si legge su The Initium, “potrebbe causare la chiusura degli account”. Il 16 ottobre il presidente Xi ha aperto il ventesimo congresso del Partito comunista cinese con un discorso di quasi due ore: nessun riferimento alla disoccupazione giovanile, alla bolla immobiliare o al rallentamento economico prodotto dalle politiche zero covid. ◆
La chiesa sotto accusa
Il 17 ottobre il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha annunciato un’indagine sulla Chiesa dell’unificazione, l’organizzazione religiosa sudcoreana fondata dal reverendo Moon , al centro delle polemiche dopo l’uccisione dell’ex primo ministro Shinzō Abe. Un sondaggio interno al Partito liberaldemocratico, di cui fa parte Kishida, ha rivelato che 179 dei suoi 379 parlamentari hanno legami con la congregazione di Moon, sotto accusa per i metodi aggressivi di raccolta fondi che hanno rovinato molte famiglie di fedeli. “Ma ci vorrà del tempo”, spiega l’Asahi Shimbun. “L’indagine è resa possibile da una legge sulle organizzazioni religiose, che concede al governo il ‘diritto di interrogarle’. Si tratta del primo procedimento che fa ricorso a questa norma”.
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