Scienza

Morire di maternità

In Europa la mortalità materna è molto bassa, ma un buon sistema di sorveglianza è fondamentale per prevenire i decessi evitabili. Confrontando i dati raccolti in otto paesi europei è emerso che i tassi di mortalità materna – durante la gravidanza e fino a 42 giorni dopo il parto – vanno dai 2,7 decessi per centomila nati vivi della Norvegia ai 10,9 della Slovacchia, passando per i 4,7 dei Paesi Bassi, gli 8 della Francia, gli 8,7 dell’Italia e i 9,6 del Regno Unito. Le morti sono più frequenti tra le donne più giovani e più anziane, ma anche tra quelle nate all’estero o appartenenti a minoranze etniche. Le principali cause sono le cardiopatie e i suicidi. Le disuguaglianze nei tassi di mortalità materna sono una delle principali ingiustizie sanitarie, scrive il British Medical Journal. Le malattie cardiovascolari e le difficoltà psicologiche, durante e dopo la gravidanza, dovrebbero essere ovunque una priorità sanitaria.

Il futuro del transistor

Nel 75° anniversario dell’invenzione del transistor, che ha permesso di realizzare apparecchi radio portatili, Science si chiede se sia ancora valida la legge di Moore, secondo cui il numero dei transistor su un chip raddoppia ogni due anni. La tecnica della litografia ultravioletta estrema ha permesso di accelerare la miniaturizzazione, arrivando a chip che contengono più di cento miliardi di transistor. Ma potremmo aver raggiunto il limite massimo, perché i transistor molto piccoli non funzionano bene a causa di proprietà della fisica quantistica. Per migliorare le prestazioni bisogna quindi valutare altre possibilità. Un’opzione è costruire chip specializzati invece di quelli generici, come stanno già facendo le case automobilistiche. I costi però sono un ostacolo: progettare chip di questo tipo, a meno che non si sviluppino programmi d’intelligenza artificiale, richiede team di mille ingegneri e può costare fino a mezzo miliardo di dollari. Un’altra possibilità è creare chip tridimensionali, ma al momento ci sono problemi di progettazione, produzione e affidabilità, legati anche al limite intrinseco della dissipazione del calore. ◆

Sostenibilità nella ciotola

Il cibo umido per cani e gatti è sette volte più dannoso per l’ambiente di quello secco. È emerso da uno studio brasiliano, pubblicato su Scientific Reports, che ha confrontato l’impronta ecologica di 938 diete di cani e gatti. L’alimentazione di un cane di taglia media con cibo umido corrisponde a 6.500 chilogrammi di anidride carbonica equivalente all’anno, contro gli 830 chilogrammi di una dieta a base di croccantini. A fare la differenza non è tanto il contenuto d’acqua, quanto le caratteristiche degli ingredienti usati, tra cui la percentuale di proteine animali.

Si diffondono covid-19 e influenza

Trend settimanale dei nuovi casi di covid-19 in Italia, migliaia (dati del ministero della salute, 17 novembre 2022) (Gimbe)

I contagi settimanali di covid-19 sono in crescita in Italia. Sono in aumento anche i dati relativi ai ricoveri ordinari e in terapia intensiva. Non è chiaro se la diffusione di nuove sottovarianti omicron abbia contribuito a questa situazione. Dal 7 al 13 novembre, secondo l’Istituto superiore di sanità, sono aumentati anche i casi di sindrome simil-influenzale, toccando i 6,6 casi per mille. I bambini sotto i cinque anni sono la fascia più colpita, con 19,6 casi per mille. Rispetto alle due stagioni influenzali precedenti si stanno registrando più casi.

Con le ali scure si vola meglio

Il colore scuro delle ali rende più facile per i gabbiani volare. Secondo uno studio pubblicato su Communications Biology, le tonalità grigie e nere presenti sulla parte superiore delle ali permettono di planare meglio: aumentano la temperatura della parte superiore dell’ala e riducono la densità dell’aria, spingendo il gabbiano verso l’alto, scrive New Scientist. Le ali dei gabbiani sono relativamente larghe e corte, adatte ai cambi di direzione ma non al volo planato.

Ashley King et al., Science Advances

Astronomia Il meteorite Winch­combe (nella foto), caduto nel Regno Unito nel 2021, deriva da un asteroide del nostro sistema solare, scrive Science Advances. Circa l’11 per cento del peso è costituito da acqua d’origine extraterrestre, contenuta in minerali che si sono formati nelle prime fasi del sistema solare. Le caratteristiche isotopiche di quell’acqua sono simili a quelle dell’acqua terrestre.

Salute Cinque batteri sono responsabili di più di metà delle morti per infezione batterica nel mondo: Staphylococcus aureus, Escherichia coli, Streptococcus pneumoniae, Klebsiella pneumoniae e Pseudomonas aeruginosa. I ricercatori hanno analizzato 33 tipi d’infezione batterica in più di duecento stati nel 2019, scrive The Lancet. Il paese più a rischio è la Repubblica Centrafricana, mentre quello più sicuro è l’Islanda.

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1488 - 25 novembre 2022
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