Nel 2022 il pil della Cina è cresciuto del 3 per cento. Se si esclude il 2020, l’anno dello scoppio della pandemia, non si registrava una crescita così bassa dal 1976, quando morì il fondatore della Repubblica popolare Mao Zedong. I dati, pubblicati il 17 gennaio dall’ufficio nazionale di statistica, mostrano quanto nel 2022 l’economia abbia sofferto per la politica “zero covid” e il collasso del settore immobiliare . Il 13 gennaio la commissione di sanità nazionale cinese ha comunicato che nel mese precedente 59.938 persone sono morte negli ospedali a causa del covid-19, si legge su Xinhua. Il governo, secondo fonti del Financial Times, stima 250 milioni di infetti solo nei primi venti giorni di dicembre.
Pil a picco e morti in crescita
Tassare i ricchi
La disuguaglianza cresce nella società indiana. Lo rivela un rapporto della ong Oxfam, pubblicato il 16 gennaio e ripreso da Scroll.in, secondo cui nel 2021 l’1 per cento della popolazione indiana possedeva il 40 per cento della ricchezza del paese. Nel 2022 il numero dei miliardari è salito da 142 a 166 rispetto al 2021, mentre il patrimonio di Gautam Adani ( nella foto ), l’imprenditore più ricco del paese e il secondo più ricco del mondo, è lievitato del 46 per cento. La metà più povera della popolazione paga due terzi delle imposte su beni e servizi, mentre il 10 per cento più ricco contribuisce per il 4 per cento. Tassare i miliardari è indispensabile per “rianimare la democrazia”, si legge nel rapporto: “Un prelievo del 2 per cento sui loro patrimoni risolverebbe il problema della malnutrizione per tre anni. Tassare al 5 per cento i dieci indiani più ricchi pagherebbe gli studi a centocinquanta milioni di bambini”.
Cinque russi in cerca d’asilo
Cinque cittadini russi faranno causa al governo sudcoreano perché non gli ha concesso asilo politico, scrive il South China Morning Post. Sono scappati dal loro paese per non essere mandati a combattere in Ucraina e da mesi vivono nell’aeroporto di Seoul in attesa di una decisione del ministero della giustizia, hanno raccontato in un’intervista al Korea Times. Alla fine il governo sudcoreano non ha accolto la loro richiesta, considerando la fuga per sottrarsi al reclutamento una ragione non valida per dichiararli rifugiati. La causa in corso ha sospeso la procedura di rimpatrio. “Mi sento un animale in una gabbia dello zoo”, ha affermato uno di loro. Per Seoul sono un grattacapo diplomatico: l’anno scorso le autorità hanno concesso lo status di rifugiato ad appena l’1 per cento dei duemila richiedenti, ma rimpatriare i cinque cittadini russi significherebbe condannarli a pene severe.
Uccisa un’ex parlamentare
La notte del 15 gennaio un’ex parlamentare afgana è stata uccisa a colpi d’arma da fuoco insieme a una delle guardie del corpo nella sua casa di Kabul, scrive Tolo News. Eletta nel 2019, Mursal Nabizada (nella foto), 32 anni, era una delle poche deputate che aveva scelto di rimanere in Afghanistan dopo il ritorno al potere dei taliban nell’agosto 2021. Dall’instaurazione del regime, il suo è il primo omicidio di una rappresentante della precedente amministrazione. La polizia ha aperto un’indagine ma per ora non si conoscono né i colpevoli né il loro movente.
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