La Data protection commission (Dpc), l’autorità irlandese che agisce per conto dell’Unione europea, ha fatto una multa da 1,2 miliardi di euro alla Meta – l’azienda statunitense che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp – per violazione del regolamento europeo sulla privacy. L’azienda era accusata di aver trasferito illecitamente i dati degli utenti europei di Facebook negli Stati Uniti. Ora avrà sei mesi di tempo per adeguarsi al regolamento europeo. La Meta, scrive Politico, era già stata multata da Bruxelles quattro volte negli ultimi due anni, ma per cifre inferiori.
Nuova multa alla Meta
Perdite occidentali
La maggior parte delle banche d’affari occidentali ha registrato perdite nelle attività cinesi del 2022. Le difficoltà, scrive il Financial Times, sono legate alle restrizioni per la pandemia di covid-19 e alle tensioni geopolitiche tra Pechino e l’occidente. Tra le banche che hanno registrato perdite ci sono Credit Suisse, Deutsche Bank, Goldman Sachs e Hsbc, mentre la Morgan Stanley ha avuto una riduzione dei profitti.
Porte aperte agli stranieri
Di fronte all’aumento dei prezzi delle case e alla diminuzione delle vendite immobiliari, il governo saudita ha approvato un progetto di legge che permetterà agli stranieri di accedere alla proprietà privata, scrive L’Orient-Le Jour. Gli investitori internazionali potranno comprare case e beni immobili commerciali e agricoli, compresi gli alberghi, in tutto il regno, anche nelle città sante della Mecca ( nella foto ) e Medina. Per il quotidiano libanese si tratta di “una piccola rivoluzione, dato che finora la proprietà fondiaria era riservata ai sauditi” e il progetto “s’inserisce in un contesto di crescente concorrenza economica tra i paesi del Golfo”. Bloomberg riferisce invece di “un’offensiva per attirare professionisti stranieri del settore bancario e finanziario”. In Arabia Saudita, infatti, “possono guadagnare circa il 20 per cento in più rispetto ai loro colleghi in occidente” .
Dinosauri in vendita
Oltre alle opere d’arte, sempre più spesso le grandi case d’asta internazionali vendono anche reperti fossili. Nel 2020 Christie’s ha venduto Stan, uno scheletro quasi completo di Tyrannosaurus rex, per la cifra record di 31,8 milioni di dollari. Da allora sei lotti di ossa di dinosauro sono stati comprati per almeno sei milioni di dollari. Alla fine di luglio un altro scheletro quasi completo sarà battuto all’asta da Sotheby’s. I compratori sono ricchi collezionisti, tra cui l’attore Leonardo DiCaprio. Molti paleontologi temono però che musei e istituti scientifici perdano il controllo su fossili importanti. Secondo il settimanale britannico, le preoccupazioni sono infondate. Come si è visto in passato, un fiorente mercato dei fossili, se ben regolamentato, può favorire le scoperte e produrre benefici per la scienza. Oggi la maggior parte dei fossili battuti all’asta proviene dagli Stati Uniti, dove una volta scoperti appartengono ai proprietari dei terreni. In molti paesi, invece, diventano automaticamente proprietà dello stato. ◆
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