Il 25 settembre la guardia costiera filippina ha annunciato di aver rimosso una barriera galleggiante installata dalla Cina vicino a una porzione di barriera corallina contesa nel mar Cinese meridionale. L’obiettivo di Pechino era impedire ai pescatori filippini di accedere alle tradizionali zone di pesca. La barriera galleggiante, lunga trecento metri, era stata avvistata all’ingresso della secca di Scarborough, di cui la Cina si è impossessata nel 2012.
Vaccini come armi di guerra
C’è un aspetto poco noto della brutalità della giunta militare birmana: la manipolazione strategica delle vaccinazioni e la negazione dell’assistenza sanitaria di base come arma di guerra, scrive The Diplomat. “Questa terribile violazione dei diritti umani ha implicazioni non solo per la Birmania ma anche per la regione. Da quando i militari hanno preso il potere nel febbraio del 2021, la Birmania è stata sconvolta da una guerra civile e i servizi sanitari del paese sono stati distrutti, in particolare quelli per le cure preventive come il programma di vaccinazione nazionale. Si tratta di una questione di sicurezza regionale. Il numero consistente di profughi non vaccinati e vulnerabili, inclusi migliaia di bambini, rende la Birmania un terreno dove le malattie infettive possono proliferare. La giunta ha reso selettivo l’accesso ai vaccini, che sono distribuiti in base alla lealtà al governo militare, causando un pericoloso calo nei tassi di immunizzazione contro le malattie trasmissibili più comuni”. ◆
Rassicurare Pechino
Dopo quattro anni di pausa, i leader di Cina, Giappone e Corea del Sud riprenderanno al più presto i colloqui trilaterali con l’obiettivo di calmare i timori di Pechino per la crescente influenza statunitense in Asia, scrive il South China Morning Post. Ad agosto la Cina si era detta preoccupata per le dichiarazioni a proposito del “nuovo capitolo nella cooperazione trilaterale sulla sicurezza” rilasciate al summit di Camp David, negli Stati Uniti, tra il presidente americano Joe Biden, il coreano Yoon Suk-yeol e il primo ministro giapponese Fumio Kishida. In particolare il governo cinese è irritato perché nel comunicato finale del vertice si parlava di “comportamento aggressivo” della Cina nel mar Cinese meridionale.
Permessi per i profughi
Il 1 dicembre il Giappone avvierà un programma per garantire ai richiedenti asilo permessi di residenza a lungo termine che gli permetteranno di lavorare, scrive il Japan Times. Il provvedimento fa parte della revisione della legge sull’asilo approvata dal parlamento a maggio e riguarderà principalmente gli ucraini in fuga dalla guerra.
Parto anonimo
Il Partito del potere del popolo, al governo, sta cercando di far passare una legge che permetterebbe alle donne di partorire in ospedale in modo anonimo. La misura è parte di una strategia per ridurre il numero delle nascite non registrate e promuovere l’assistenza alle madri, scrive il Korea Herald. Ma le organizzazioni per i diritti delle donne dicono che la legge non affronta le cause principali delle nascite non registrate, come la povertà e lo stigma delle madri single. A giugno il ministero della sanità ha svelato che 2.123 bambini nati in strutture mediche tra il 2015 e il 2022 non sono stati registrati. Di questi 249 sono morti e 601 sono stati abbandonati. Subito dopo il parlamento ha approvato un emendamento che dà alle strutture sanitarie la responsabilità di registrare i nuovi nati. Secondo le attiviste, gran parte delle nascite non registrate è dovuta a “un sistema e una cultura patriarcali, a condizioni socioeconomiche svantaggiate”, a un’educazione sessuale inadeguata e alle difficoltà di accesso all’aborto, anche se è stato depenalizzato nel 2021.
Thailandia L’attivista Arnon Nampa è stato condannato a quattro anni di carcere per lesa maestà. Nampa, 39 anni, nel 2020 aveva chiesto pubblicamente la riforma della monarchia.
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