Americhe

Territorio conteso

Il fiume Esequibo. Guyana, 24 settembre 2022 (Patrick Fort, Afp/Getty)

Il governo venezuelano ha indetto per il 3 dicembre un referendum sul territorio dell’Esequibo, una regione della Guyana ricca di giacimenti petroliferi e rivendicata da Caracas. L’Esequibo, attualmente amministrato dalla Guyana, si estende su 160mila chilometri quadrati, che corrispondono a due terzi del territorio del paese.

La Guyana afferma che il confine con il Venezuela è stato fissato in via definitiva da un tribunale arbitrale nel 1899.Ma Caracas sostiene che il fiume Esequibo, nella parte est della regione, sia la frontiera naturale tra i due paesi fin dal 1777, scrive l’Afp. Nel referendum del 3 dicembre ai cittadini sarà chiesto se appoggiano la creazione di uno stato della Guyana Esequiba oltre a un piano per dare la cittadinanza venezuelana ai suoi abitanti. ◆

Palestinesi sotto attacco

Foto di Kristopher Radder, The Brattleboro Reformer/Ap/Lapresse

Il 25 novembre un uomo ha sparato a tre studenti universitari di origine palestinese – Hisham Awartani, Tahseen Ahmed e Kinnan Abdalhamid – a Burlington, in Vermont, negli Stati Uniti. I tre ragazzi, tutti di vent’anni, passeggiavano parlando in arabo, due di loro indossavano la kefiah, un copricapo tradizionale della cultura mediorientale e associato alla causa palestinese.

Jason J. Eaton, un uomo di 48 anni, li avrebbe attaccati alle spalle, prima insultandoli e poi aprendo il fuoco. Sono ricoverati in ospedale, uno in gravi condizioni, mentre Eaton è stato arrestato. La polizia ha detto che il movente di Eaton non è ancora chiaro, mentre molti attivisti danno la colpa al crescente clima di islamofobia. “Dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre sono aumentati gli episodi di violenza verso le persone di origine mediorientale negli Stati Uniti”, scrive The Nation. I gruppi vicini alla causa palestinese denunciano anche la decisione di molti atenei di cancellare conferenze di autori palestinesi. “A fine ottobre Mohammed el Kurd, poeta e giornalista palestinese che vive a Gerusalemme, avrebbe dovuto parlare all’università del Vermont, a Burlington, del ‘modo sbagliato in cui è rappresentato il suo popolo negli Stati Uniti’. L’evento è stato cancellato per motivi di sicurezza”.

Prove di dialogo per Petro

Foto di Raul Arboleda, Afp/Getty

“Il presidente della Colombia Gustavo Petro ( nella foto ) è tornato a dialogare con l’opposizione, dopo mesi in cui era rimasto sulle sue posizioni”, scrive il quotidiano spagnolo El País. Il leader colombiano ha destituito un suo collaboratore di fiducia, il commissario per la pace Danilo Rueda, criticato per la gestione della politica della pace totale, cioè il dialogo con tutti i gruppi armati e criminali del paese. Al suo posto ha nominato Otty Patiño, un ex combattente del gruppo M-19, di cui faceva parte Petro stesso. Il 22 novembre Petro ha incontrato l’ex presidente di destra Álvaro Uribe, per discutere della riforma della sanità. Non c’è stato un accordo, sottolinea La Silla Vacía, ma i due politici hanno mantenuto aperto un canale di dialogo diretto, utile
per il futuro.

Acapulco dopo l’uragano

A più di un mese dal passaggio dell’uragano Otis, che ha colpito con violenza lo stato messicano di Guerrero e ha provocato almeno cinquanta vittime e danni gravi soprattutto nella città costiera di Acapulco, i residenti temono che la situazione sanitaria possa degenerare, si legge sul sito Nmas. In un reportage il New York Times scrive che ad Acapulco, secondo la sindaca Abelina López Rodríguez, sono ammassate 666mila tonnellate di rifiuti. In condizioni normali, sostengono i funzionari locali, ogni giorno nella città sono raccolte dalle 700 alle 800 tonnellate di rifiuti. Il presidente López Obrador ha promesso che entro Natale la situazione tornerà alla normalità, ma la sindaca crede che i tempi della ricostruzione saranno molto più lunghi.

Panamá Il 28 novembre la corte suprema ha dichiarato incostituzionale il contratto di concessione per lo sfruttamento della più grande miniera di rame dell’America Centrale, di proprietà dell’azienda canadese First quantum. Il contratto, approvato dal parlamento il 20 ottobre, aveva provocato le proteste più grandi dalla fine della dittatura di Manuel Antonio Noriega nel 1989. E i blocchi stradali organizzati dai manifestanti hanno causato perdite per quasi due miliardi di dollari nel settore dell’agricoltura, del turismo e del commercio.

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1540 - 1 dicembre 2023
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